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Cosa non dovremmo mai dire a Noi Stessi

22/01/2024

Docente: VALTER GIRAUDO

Cosa non dovremmo mai dire a Noi Stessi

  • Non cercate mai interpretazioni alternative a ciò che succede?
  • Mettete spesso in discussione l’evidenza e incontrate spesso una discrepanza fra le vostre previsioni e la vostra realtà?
  • Giudicate voi stessi in termini di essenza oppure pensate sempre a ciò che vi manca o manca agli altri?
  • Pensate di voi o vi dite spesso di essere sbagliati?

Se vi ritrovate in queste e altre considerazioni simili, probabilmente, dite o pensate spesso cose che vi provocano problemi, disturbi o danni.

Ecco, quindi, parole o frasi che non dovremmo mai dire a noi stessi per non farci del male da soli.

Prima di iniziare con degli esempi pratici, ricordiamoci sempre che, se utilizziamo parole e frasi positive, attiviamo nel nostro cervello una reazione neurale a catena che ci spinge all’azione.

Viceversa, se utilizziamo parole e frasi in forma negativa, veniamo spinti a fare proprio ciò che non vogliamo.

Da questo ci rendiamo conto che le parole hanno molta importanza, e che il nostro linguaggio non è affatto uno strumento che utilizziamo solo per esprimerci e comunicare con le altre persone, ma è molto di più!

Se il linguaggio influisce sul cervello, vuol dire che le parole e le frasi hanno peso e potere e, per questo, sono in grado di incidere profondamente nella realtà che ci circonda.

Attraverso le parole pensiamo e ci parliamo attraverso la nostra voce interiore.

Infatti, un sano dialogo interiore è l’unico modo per poter stare in pace con noi stessi e anche con chi ci circonda.

Siamo noi che controlliamo il nostro destino, in quanto agiamo in base a ciò in cui crediamo e in base ai nostri principi.

Le conseguenze emotive che si attivano attraverso i nostri pensieri o attraverso i nostri valori durante il nostro dialogo interiore ci influenzano talmente tanto da distorcere la nostra realtà.

Proprio per questo motivo è fondamentale evitare frasi tossiche!

Alcuni esempi pratici:
  • Devo aver successo in ogni cosa che mi fanno fare”.
    Questa risulta essere una frase tossica, perché nella nostra vita non è tutto o bianco o nero; così come non ci sono o vincitori o vinti.
    Il pensiero “o tutto o niente” non è, né positivo né sano.
    Il fallimento, infatti, è una base per il successo.
    Ricordiamoci, ad esempio, che scoperte come la penicillina, i raggi X, il Viagra, la supercolla… sono proprio il risultato di esperimenti sbagliati.
  • Se non è d’accordo con me è perché non gli piaccio”.
    Questa frase segue la linea di “il mio valore dipende da ciò che gli altri pensano di me”.
    La maggior parte di noi associa la critica al rifiuto e, forse, questo avviene perché non siamo bravi a formulare critiche costruttive con un fine positivo.
    Per tale ragione, le critiche infondate vanno messe in discussione, affidandoci a un punto di vista razionale.
  • Non posso vivere senza di te”.
    Alias, ho bisogno di te per essere felice.
    Quante volte abbiamo sentito una frase del genere, soprattutto fra due innamorati o soprattutto alla fine di un amore!
    Una riflessione di questo tipo deriva da una concezione sbagliata sia dell’amore, che del rapporto stesso.
    L’amore non deve avere nulla a che fare con la necessità perché, se amore e dipendenza convivono, si distruggono a vicenda.
  • Sono migliore di tutti gli altri”.
    Nessuno è migliore degli altri, e sentirci tali ci porterà ad avere un atteggiamento prepotente e per nulla gradevole.
    Pensiamo anche solo a Socrate, conosciuto come uno degli uomini più saggi della storia.
    È di Socrate la frase: “io so di non sapere”
    Socrate si rende conto del fatto che nessuno veramente sa e proprio sapendo di essere ignorante come tutti e ammettendo di non sapere, può essere considerato più sapiente degli altri, che invece credevano di sapere.
    Il sapere è qualcosa di infinito.
    Per questo, chi sa di non sapere tutto e riconosce i propri limiti, proprio come chi non si ritiene migliore degli altri, non fa altro che ammettere di essere “umano”.
  • Non dobbiamo/possiamo fidarci di nessuno.
    La diffidenza specifica ha senso in un determinato momento, in una determinata circostanza, quindi, dovremmo lasciarcela alle spalle quando non è necessaria.
    Diffidiamo delle persone proprio perché sappiamo che l’uomo, in quanto essere umano e imperfetto può sbagliare, perché noi stessi sovente sbagliamo e, di conseguenza, vogliamo proteggerci da questi errori.
    Se non teniamo nella dovuta considerazione che tutti, (compresi noi) possiamo sbagliare, rischiamo di escludere dalle nostre vite moltissimi individui e moltissime esperienze, e tutto questo influirà negativamente sulla nostra crescita personale.
  • Non mi vuole più e me lo merito.
    Indubbiamente, la sofferenza fa parte di ognuno di noi, soprattutto quando veniamo allontanati dalla persona amata.
    Ma questa frase non ci aiuta a crescere. Anzi ci arreca solo dei danni.
    Nel contesto suddetto dovremmo piuttosto pensare di meritare di meglio rispetto a quello che abbiamo perso.
    Perché non pensare, ad esempio, che il vero amore risieda dentro di noi?
    Questo pensiero ci aiuterà a mettere da parte le dipendenze affettive, che per noi sono deleterie.
  • Sono inutile.
    Ecco! Questa è indubbiamente la frase peggiore fra tutte le frasi tossiche che possiamo dire a noi stessi.
    Nessuna persona è inutile, nessun oggetto è inutile, nessun animale è inutile.
    Pensare di essere inutili, di non valere nulla, non farà altro che produrre demotivazione, mancanza di interesse verso le nostre aspirazioni ed interessi.
    Tutto ciò, quindi, produrrà un blocco o un rallentamento della nostra Crescita Personale.

In generale, sono dannose e negative per noi stessi, tutte quelle frasi che iniziano con:
  • “dovrei fare”
  • “dovrei essere”

Vi starete chiedendo:
Ma come faccio ad evitare frasi e pensieri di questo tipo?
Innanzitutto, impariamo ad accettare solo i fatti che possono essere osservati e verificati.
In secondo luogo, impariamo a ritenere valide solo frasi che siano logiche e senza contraddizioni.

Altro elemento da considerare è: avere flessibilità e volontà di cambiare le nostre idee e teorie, a seguito dell’acquisizione da parte nostra di informazioni ed esperienze nuove.

Insomma, dovremmo avere un modo di pensare flessibile e tollerante, che ci aiuti a sentirci bene, senza auto sabotarci.

Infine, non va assolutamente bene condannare e premiare qualcosa in termini assoluti, quindi, è fondamentale imparare ad evitare parole come:
  • “tutto”
  • “niente”
  • “nessuno”
  • “tutti”
  • “sempre”
  • “mai”


Buona Crescita personale a tutti voi!

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